Tuesday, August 18, 2009

Vetrate a Grisaglia - approfondimenti

Alcuni "utenti" del blog mi hanno scritto lamentendosi del fatto che le indicazioni
sul corso di grisaglia sono a tratti vaghe e lacunose e servono solo ad invogliare
a fare il corso in laboratorio...Riprendo quindi l'argomento cercando di essere piu'
specifico e ricordando che un corso, una
lezione, un video ecc non posso sostituire la pratica e l'esperienza.
Peraltro di fare corsi non ne ho moltissima voglia e, mi perdonera' chi fa questo di mestiere,
sono dell'avviso che chi sa fa e chi non sa insegna.
Partiamo quindi dal disegno da realizzare. In questo caso stiamo riproducendo, ancora una volta,
l'opera del Domenichino - Sibilla Cumana.
Questa volta lavoriamo su vetro incolore Antik Desag. Normalmente per il volto dovremmo usare un incarnato soffiato... ma noi no, e ve lo spieghero' dopo.
Il primo passaggio e' la pulizia del vetro. Acqua ed ammoniaca, evitare l'alcol o il vetril, non che succeda niente ma quei colori sgargianti che hanno potrebbero finire da qualche parte durante la cottura.
Tralascio la fase della realizzazione del cartone perche' la do per scontata, comunque anche in questo caso, il disegno ce lo ha fornito volente o nolente il Domenichino, e' necessario modificare la
linea della filettatura per far si che meglio risponda alla tecnica della grisaglia. La luce mangera' le linee e le assottigliera'. Il tratto deve essere generoso.
Cominciamo dai pennelli per filettare:
normalmente utilizziamo il pelo di bue,
e' possibile lavorare anche con pennelli sintetici che sono
sicuramente meno costosi ma che si bruceranno prima.
Per stendere le velature si usa la pennellessa di tasso e per spolverare di nuovo il pelo di bue, la martora la puzzola . Se vogliamo tratti netti possiamo utilizzare il perlo di maiale o i sintetici. Per le texture qualsiasi materiale che faccia al caso nostro... (continua)

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