Questa e' la fase della stesura delle velature. Per rendere al meglio le trame dei panneggi preferiamo mescolare diverse tonalita' di grisaglia. In questo caso abbiamo realizzato un mix
di marrone -rossiccio - nero e castagno. Nell'immagine le grisaglie non sono ancora cotte e quindi non si evince l'effetto finale. L'esperienza, e gli errori, porteranno a prevedere il risultato gia' con le velature a crudo. Come detto in precedenza, l'ultima cottura e' quella dedicata agli smalti e giallo d'argento . E' importante testare sempre lo smalto, soprattutto il giallo d'argento,
sul vetro di supporto. La composizione chimica del vetro interagisce infatti con
lo smalto e ne determina il risultato. Nel caso del giallo d'argento tipico e'l'effetto della metallizzazione. L'utlima cottura puo' risultare dunque rischiosa e
compromettere l'intero lavoro, l'utilizzo degli smalti e del giallo d'argento e'
comunque una fase obbligata per molti soggetti rappresentati in arte sacra.
Il senso dell'uso degli smalti non e' quello di sostituire il colore del vetro ma quello di
aggiungere una colore o una tonalita' in piu' alla cromia di base. La resa non sara' mai quella di un vetro ma l'utilizzo dello smalto ci permettera' di evitare un'ulteriore legatura a piombo. Per questo motivo gli smalti sono, in genere, utilizzate in piccole campiture, o per sottolineare una tonalita'. Grande e' l'utilizzo del giallo d'argento che, a dispetto della sua composizione, produce una tinta dorata, per rendere al meglio aureole, riflessi d'oro e luci intensissime.
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